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” Un racconto non può mai abbracciare l’intera realtà”?

Chissà se serve sempre arrivare in fondo a un viaggio per aver viaggiato davvero. Non si capisce mai di cosa si ha bisogno perché a volte è difficile governare la realtà. Serve un poeta “intento a scrivere  con il bastone da passeggio sulla neve fresca”? O forse è vero che “non c’è niente di più brutale di un dato di fatto”.

Janne, il protagonista di questa storia, si fa tutte queste domande mentre è seduto in una casa di sconosciuti nel sud della Svezia. Janne non sa le risposte ma decide di inventare una storia su sé stesso e inventando non capisce più il confine della realtà. E la realtà diventa immensa e non fa più paura.